Nucleare, Paglia (Associazione TES): “Nucleare è battaglia ideologica, è antieconomico, andare avanti con le rinnovabili”

“Sulla necessità di andare avanti con il nucleare il Governo ne fa una questione ideologica. Pur volendo prescindere dalla non secondaria questione ambientale e della sicurezza, semplicemente è antieconomico – sostiene Alessandro Paglia, direttore dell’Associazione TES, think tank per la transizione ecologica solidale – Richiede investimenti enormi, tempi lunghissimi, alta conflittualità sociale e territoriale, una gestione complessa e costosa delle scorie, in cambio non fornisce alcun vantaggio tangibile né in termini di abbattimento dei costi né in termini di flessibilità del sistema, anzi lo rende estremamente rigido quando invece le reti stanno evolvendo esattamente nella direzione opposta. Tra l’altro ancora non abbiamo un deposito nazionale delle scorie. Insomma si fa davvero difficoltà a comprendere per quale motivo ci si debba innamorare del nucleare. Già con il PNIEC si è fatta la scelta di rimanere dipendenti dal gas, esposti alle tensioni internazionali e ai cartelli di paesi di dubbia etica e, si continua a insistere nella direzione sbagliata, tutto tranne che le rinnovabili. Si lavori, invece, per lo sblocco delle autorizzazioni per i nuovi impianti, i repowering dei vecchi, siamo ancora in attesa del decreto sulle comunità energetiche, abbiamo un enorme parco immobiliare vecchio da efficientare e riqualificare. Investire tempo e risorse in questa direzione porterebbe benefici molto maggiori e molto più immediati”.