di Ludovica Marinaro
Ieri è stata la Giornata Mondiale del Suolo. Un radicale ripensamento dell’uso del suolo ha ormai acquisito un carattere di emergenza nazionale, peraltro intimamente connessa ai fenomeni di forte disequilibro idrogeologico che oggi hanno interessato Ischia, ma che attraversano il paese da Nord a Sud da decenni.
Fermare il consumo è prioritario e inderogabile così come indicare la strada per non fermare lo sviluppo del Paese e di un intero grande settore, perché costruire la città del futuro non equivale a cementificare ma a rigenerare.
La costruzione di una legge apposita di rango nazionale è indispensabile per conseguire l’obiettivo dalla Commissione Europea di un saldo netto pari a zero al 2050.
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